La rinite allergica è una malattia infiammatoria cronica della mucosa nasale, conseguente ad un'esposizione e successiva sensibilizzazione allergenica, molto frequente nei bambini.
Tale malattia è caratterizzata da rinorrea, starnuti, ostruzione nasale, prurito, sintomi reversibili spontaneamente o con terapia.
Può causare altri sintomi correlati dovuti all' ostruzione nasale quali: alterazione del sonno, apnee ostruttive, russamento, risvegli notturni.
Terapia:
Allontanamento dall'allergene ( se possibile ).
Educare il genitore a riconoscere i sintomi del proprio figlio.
Lavaggi nasali con soluzione salina ipertonica.
Antistaminici (in caso di prurito) e cortisonici spray nasale (in caso di ostruzione).
Immuno terapia specifica nel bambino grandicello di 6-8 anni, soprattutto se presenta mono-sensibilizzazione (es. acari).
Le malattie più frequenti nell'infanzia
giovedì 3 settembre 2015
Shock anafilattico- somministrazione dell'adrenalina pre-dosata autoiniettabile
mercoledì 2 settembre 2015
Allergia alimentare
L'allergia alimentare è molto frequente nei bambini, tali allergie, sono dovute a molecole che vengono riconosciute come estranee dal sistema immunitario.
Si stima che il 6-8% dei lattanti presenti un'allergia alimentare, il 3-5% della popolazione in età pediatrica.
E' la prima causa di anafilassi nel bambino.
Gli allergeni che prevalentemente sono responsabili di allergia alimentare sono pochi: latte vaccino, uovo, soia, grano, merluzzo, arachide, frutta a guscio.
L'allergia alimentare può colpire: cute, apparato gastrointestinale, apparato respiratorio.
Le manifestazioni mono organo riguardano: orticaria, sindrome orale allergica, dermatite allergica, gastroenteropatie, rinite, asma.
Manifestazioni sistemiche: Shock anafilattico.
Prove allergiche:
Prick test: Testano la reattività dell'individuo allo stimolo allergenico, la risposta è immediata.
Prick by Prick test: In questo test, a differenza del precedente che utilizza un allergene diluito, questo ricorre all'alimento fresco.
Lo spillo viene inserito nel cibo e poi viene fatto penetrate nella pelle del paziente.
La risposte è immediata.
Si stima che il 6-8% dei lattanti presenti un'allergia alimentare, il 3-5% della popolazione in età pediatrica.
E' la prima causa di anafilassi nel bambino.
Gli allergeni che prevalentemente sono responsabili di allergia alimentare sono pochi: latte vaccino, uovo, soia, grano, merluzzo, arachide, frutta a guscio.
L'allergia alimentare può colpire: cute, apparato gastrointestinale, apparato respiratorio.
Le manifestazioni mono organo riguardano: orticaria, sindrome orale allergica, dermatite allergica, gastroenteropatie, rinite, asma.
Manifestazioni sistemiche: Shock anafilattico.
Prove allergiche:
Prick test: Testano la reattività dell'individuo allo stimolo allergenico, la risposta è immediata.
Prick by Prick test: In questo test, a differenza del precedente che utilizza un allergene diluito, questo ricorre all'alimento fresco.
Lo spillo viene inserito nel cibo e poi viene fatto penetrate nella pelle del paziente.
La risposte è immediata.
Dosaggio di IgE specifiche sieriche: è un metodo molto costoso che ha tempi di risposta lunghi.
In questo test misurano nel sangue quantità di anticorpi specifici verso precisi allergeni ma non testano la reattività del paziente.
Anafilassi:
L'anafilassi è una grave reazione allergica che può causare la morte; diviene quindi fondamentale conoscerne i sintomi per intervenire.
Segni e sintomi:
- Cute: prurito, arrossamento, orticaria, vampate di calore.
- Orofaringe: prurito/arrossamento/ gonfiore labbra/lingua/palato
- Stomaco: nausea, vomito, diarrea, crampi, dolore addominale
- App. respiratorio: rinorrea, starnuti, tossetta secca, disfonia, senso di chiusura, respiro sibilante. dispnea.
- App. cardio-circolatorio: calo pressorio, sincope
- SNC: confusione, cefalea, ansia, perdita di conoscenza.
martedì 1 settembre 2015
Le infezioni respiratorie
Anche le infezioni respiratorie sono molto frequenti nell'infanzia, queste si differenziano in base alla sede coinvolta:
Casistica delle infezioni respiratorie:
L'igiene ambientale è la chiave della prevenzione, le scuole ad esempio dovrebbero essere sempre ampie ed ariose, ben ventilate per permettere il giusto cambio d'aria.
Naturalmente è fondamentale rispettare i tempi di convalescenza della malattia.
Terapia:
- Nelle alte vie respiratorie abbiamo infezioni quali: rinite, rinosinusite, faringite, faringotonsillite, laringite e otite media.
- Nelle basse vie respiratorie abbiamo infezioni quali: bronchiolite, bronchite, polmonite, pleurite.
Casistica delle infezioni respiratorie:
- Max incidenza al nido ed alla scuola materna
- Max incidenza nel periodo autunno-inverno
- Circa il 33% dei bambini con infezione respiratoria sono a rischio di ammalarsi più spesso anche da adulti, rispetto alla popolazione in generale.
- 33% delle assenze scolastiche
- 33% delle visite pediatriche
- Fino al 20% dei ricoveri ospedalieri
- 30% dei giorni persi di lavoro dai genitori
- allattamento artificiale
- fumo (se fumo in gravidanza il rischio raddoppia)
- comunità (nido, scuola, palestra)
- scarsa igiene personale
- scarsa igiene ambientale
- ambienti umidi
- ambienti troppo freddi/caldi
- inquinamento
- condizioni socio-economiche basse
- no vaccinazioni
- stressi fisico/psichico
L'igiene ambientale è la chiave della prevenzione, le scuole ad esempio dovrebbero essere sempre ampie ed ariose, ben ventilate per permettere il giusto cambio d'aria.
Naturalmente è fondamentale rispettare i tempi di convalescenza della malattia.
Terapia:
- Antipiretici (paracetamolo/ ibuprofene)
- Antibiotici (se necessari)
- Soluzione salina ipertonica
- Vitamina D
lunedì 31 agosto 2015
Malattia Mani Bocca Piedi
La malattia mani bocca piedi é causata dal virus Coxsackie A.
La contagiosità più comune è quella feci/mano/bocca.
Incubazione: il periodo di incubazione di tale malattia è pari a pochi giorni.
La malattia mani bocca piedi è una malattia benigna, molto diffusa nelle comunità infantili.
Tale malattia presenta alcune piccole ulcerazioni nella mucosa orale e un esantema formato da piccole vescicole con contorno eritematoso, localizzato nella regione periorale, nelle mani (dorso e palmo) e nei piedi (dorso e pianta), della durata di 5-7gg., spesso accompagnato da febbre per 2-3gg.
La prognosi è ottima non vi sono complicanze/effetti collaterali, la terapia è sintomatica, inoltre, non vi è obbligo di denuncia se non per le malattie insorte all'interno di focolaio epidemico.
La contagiosità più comune è quella feci/mano/bocca.
Incubazione: il periodo di incubazione di tale malattia è pari a pochi giorni.
La malattia mani bocca piedi è una malattia benigna, molto diffusa nelle comunità infantili.
Tale malattia presenta alcune piccole ulcerazioni nella mucosa orale e un esantema formato da piccole vescicole con contorno eritematoso, localizzato nella regione periorale, nelle mani (dorso e palmo) e nei piedi (dorso e pianta), della durata di 5-7gg., spesso accompagnato da febbre per 2-3gg.
La prognosi è ottima non vi sono complicanze/effetti collaterali, la terapia è sintomatica, inoltre, non vi è obbligo di denuncia se non per le malattie insorte all'interno di focolaio epidemico.
domenica 30 agosto 2015
Mononucleosi infettiva
La mononucleosi infettiva è causata dal virus di Epstein-Barr, ed il contagio avviene attraverso la saliva.
La maggior parte delle infezioni non viene diagnosticata, per assenza, o presenza di pochi ed aspecifici sintomi.
Fasi della malattia:
Incubazione: Questo periodo è molto variabile, dai 10 ai 60gg.
Stato di malattia: caratterizzato da febbre di durata variabile, angina rossa, splenomegalia, epatomegalia.
Non infrequente è un esantema maculo-papuloso simile a quello della rosolia e del morbillo, fugace ma spesso recidivante nel corso della malattia.
Profilassi:
La mononucleosi appartiene alla classe V delle malattie infettive per le quali è prevista la denuncia entro 24h dalla diagnosi, solo in caso in cui si è in presenza di un focolaio epidemico.
La maggior parte delle infezioni non viene diagnosticata, per assenza, o presenza di pochi ed aspecifici sintomi.
Fasi della malattia:
Incubazione: Questo periodo è molto variabile, dai 10 ai 60gg.
Stato di malattia: caratterizzato da febbre di durata variabile, angina rossa, splenomegalia, epatomegalia.
Non infrequente è un esantema maculo-papuloso simile a quello della rosolia e del morbillo, fugace ma spesso recidivante nel corso della malattia.
Profilassi:
La mononucleosi appartiene alla classe V delle malattie infettive per le quali è prevista la denuncia entro 24h dalla diagnosi, solo in caso in cui si è in presenza di un focolaio epidemico.
sabato 29 agosto 2015
Varicella
La varicella è causata dall'Herpes virus Varicella-Zoster.
Il contagio è molto elevato, è circa del 90%, ed avviene per via area da 5gg prima a non più di 5gg dopo la comparsa della prima gettata di vescicole.
I neonato possono acquisire la malattia dalla madre che contrae la varicella alla fine della gestazione: in tali casi si manifesta quasi sempre con sintomi gravi.
Fasi della malattia:
Incubazione: questo periodo dura dalle 2 alle 3 settimane, ed è asintomatico.
Esantema: l'esantema segue un percorso tipico: macula, papula, vescicola e pustola in 1-2gg, fino ala crosta e dalla sua caduta, per un totale di circa 7-9gg.
L'esantema inizia al volto e al cuoio capelluto per diffondersi rapidamente al tronco e ai quattro arti; questo colpisce la mucosa della cavità orale, dei geniali e della congiuntiva.
Terapia:
Paracetamolo, antistaminici, analgesici.
L'aciclovir è uno dei rarissimi farmaci antivirali specifici, non è però raccomandato nei bambini altrimenti sani, ai quali, se somministrato, ridurrebbe di poco i sintomi.
Esso va però somministrato entro 24h dall'inizio dell'esantema nei quadri sintomatologici gravi, quando presenti patologie croniche, nei soggetti immunocompromessi, nei trapiantati, nella donna gravida, nei neonati con madre con varicella presenta da 5gg prima a 2gg dopo il parto.
Profilassi:
Consiste nella vaccinazione la quale viene proposta a tutta la popolazione pediatrica e consigliata anche l personale scolastico.
La vaccinazione entro 72h dall'esposizione può prevenire/modificare il decorso della malattia.
Secondo la circolare del ministero della salute è obbligatorio l'isolamento domiciliare per almeno 5 gg dalla comparsa della prima gettata di vescicole, con restrizione dei contatti con altri soggetti suscettibili.
La notifica deve avvenire entro 48h dalla diagnosi.
Herpes zoster: Dopo la guarigione il virus non viene eliminato dall'organismo ma permane ne gangli nervosi spinali e cerebrali.
A distanza di molti anni il virus può riattivarsi e causare un'eruzione vescicolosa limitata all'area cutanea nella quale il virus era latente.
Un esempio tipico di ciò, è il fuoco di Sant'Antonio.
Il contagio è molto elevato, è circa del 90%, ed avviene per via area da 5gg prima a non più di 5gg dopo la comparsa della prima gettata di vescicole.
I neonato possono acquisire la malattia dalla madre che contrae la varicella alla fine della gestazione: in tali casi si manifesta quasi sempre con sintomi gravi.
Fasi della malattia:
Incubazione: questo periodo dura dalle 2 alle 3 settimane, ed è asintomatico.
Esantema: l'esantema segue un percorso tipico: macula, papula, vescicola e pustola in 1-2gg, fino ala crosta e dalla sua caduta, per un totale di circa 7-9gg.
L'esantema inizia al volto e al cuoio capelluto per diffondersi rapidamente al tronco e ai quattro arti; questo colpisce la mucosa della cavità orale, dei geniali e della congiuntiva.
Terapia:
Paracetamolo, antistaminici, analgesici.
L'aciclovir è uno dei rarissimi farmaci antivirali specifici, non è però raccomandato nei bambini altrimenti sani, ai quali, se somministrato, ridurrebbe di poco i sintomi.
Esso va però somministrato entro 24h dall'inizio dell'esantema nei quadri sintomatologici gravi, quando presenti patologie croniche, nei soggetti immunocompromessi, nei trapiantati, nella donna gravida, nei neonati con madre con varicella presenta da 5gg prima a 2gg dopo il parto.
Profilassi:
Consiste nella vaccinazione la quale viene proposta a tutta la popolazione pediatrica e consigliata anche l personale scolastico.
La vaccinazione entro 72h dall'esposizione può prevenire/modificare il decorso della malattia.
Secondo la circolare del ministero della salute è obbligatorio l'isolamento domiciliare per almeno 5 gg dalla comparsa della prima gettata di vescicole, con restrizione dei contatti con altri soggetti suscettibili.
La notifica deve avvenire entro 48h dalla diagnosi.
Herpes zoster: Dopo la guarigione il virus non viene eliminato dall'organismo ma permane ne gangli nervosi spinali e cerebrali.
A distanza di molti anni il virus può riattivarsi e causare un'eruzione vescicolosa limitata all'area cutanea nella quale il virus era latente.
Un esempio tipico di ciò, è il fuoco di Sant'Antonio.
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